storia del Club
Tutto iniziò una sera di dicembre del 1995 quando decisi di andare alla allora sede del club a Prada. Sapevo che li si incontravano i soci, la mia voglia di vivere sempre più dentro la Fiorentina, di socializzare con altri tifosi viola non poteva più aspettare. Andai tutto carico e baldanzoso anche perchè uno dei miei sogni più vivi era quello di far nascere un Viola Club a Forlì. La mia toscanità, la mia fiorentinità la sentivo forte dentro di me.... Quando arrivai trovai due persone molto disponibili e cordiali, Franco Casalini e Roberto Ronconi, allora presidente e vicepresidente del club, che mi illustrarono le modalità di iscrizione e mi fecero vedere l'angolo del locale dove c'era l'armadietto in vetro “storico” del club con dentro tutti i documenti ed i gadget. L'intesa nacque subito spontanea, li ammiravo in maniera sincera, costruire e portare avanti un club viola per oltre dieci anni in questa terra strisciata deve essere stata una grande impresa. Tra le altre cose mi dissero che a Forlì c'erano due tifose viola “doc”, super innamoratissime della Fiore, mi chiesero se potevo contattarle per chiederle un aiuto nella conduzione del club. Dopo qualche giorno presi in mano il telefono e le chiamai...mi accorsi subito che avevo davanti due persone che, in quanto a passione e fede viola erano difficilmente superabili. Queste due persone sono Maria Lidia Contratti ora presidentissima del club e sua figlia Manuela. Cominciarono così le missioni a Firenze per seguire la Fiore in compagnia loro e di Marco, altro figlio di Lidia, preso da due grandi passioni, la Fiore ed il volo con gli elicotteri.....quante belle partite, quante belle emozioni, tutte difficili da descrivere, valicare il Muraglione per scendere piano piano verso il mitico Franchi credo sia una delle sensazioni più belle da vivere per un tifoso viola romagnolo. Intanto il club si trasferiva a Faenza, presso l'abitazione del presidente. Io davo fondo al mio serbatoio gigliato e piano piano associavo al club tutti i simpatizzanti viola forlivesi...mi piace ricordare Roberto Mosca con cui ho vissuto dal vivo a Firenze una mitica partita Fiorentina Juve 2-0 (Berti e Passarella), Barbara Borghesi “innamoratissima” (calcisticamente) di Antognoni e suo padre Donato ora probiviro del club, Gabriele Piccinini (Picci), Floriano e suo figlio Matteo, i Gatti, Briccolani, Marino, Alfiero ed altri ancora che hanno permesso al club di “sopravvivere” in una fase difficile della sua vita.
Intanto la Fiore dopo 21 anni di digiuno tornava finalmente al trionfo e che trionfi....Coppa Italia e Supercoppa in tre mesi con altrettanti caroselli strombazzanti e pieni di bandiere viola per le vie di Forlì....Ricordo la cena per festeggiare la Coppa Italia con la torta portata dal presidente inneggiante alla vittoria....
La voglia di costruire qualcosa di importante a Forlì intanto cresceva, il club infatti vivacchiava, Franco e Roberto avevano necessità di un aiuto forte e di persone “vogliose di fare”. L'incontro con Gabriele Leoni ha sicuramente acceso la scintilla. Venivamo dalla fine della gloriosa A.C.Fiorentina per mano di una persona che non voglio neanche più nominare, si rischiava di scomparire oltre che come squadra anche come club. Ma il cuore viola batte forte, anzi fortissimo! Conobbi Gabriele alla Confartigianato di Forlì....e mi ricordai subito di quel tifoso sfegatato viola che vedevo ogni tanto come cliente in banca, indossava sempre con orgoglio qualcosa di viola e della Fiorentina....un tifoso viola doc insomma. La prima uscita assieme fu la partita Forlì Fiorentina giocata a Cesena, una delle tante viste assieme in quell'annata maledetta della C2 a cui fummo costretti dai "poteri forti" del calcio, ma sicuramente da ricordare per le tante partite e scampagnate gastronomiche fatte in compagnie degli amici di Firenze che di volta in volta seguivano la Fiore in terra di Romagna. L'intesa nacque spontanea, le partite e le emozioni si susseguivano incessanti, Rimini per il trionfo che ci avrebbe portato in C1, Firenze con il Grosseto, San Marino ed altre ancora e piano piano programmammo assieme alla Lidia di trasferire il club a Forlì. Il resto è storia di oggi....da 32 soci siamo passati ad oltre 200, abbiamo una splendida sede, una splendida associazione di riferimento (A.T.F.), tanta, tantissima voglia e fede viola... Vorrei concludere ringraziando tutti, in particolare Gabriele Leoni e Lidia Contratti perchè senza di loro tutto questo non sarebbe diventato realtà, Giovanni (Vanni) il marito di Lidia che pur non essendo tifoso di calcio ci asseconda, ci aiuta, “ci sopporta”, mio padre Bruno, colui che per primo mi ha trasmesso la passione vera per la viola e per Firenze, Luciano “il maresciallo” grande grandissimo, Donato, Franco e Roberto che hanno traghettato e guidato il club in momenti difficili, la Livia Paolo e Gabriele di Imola, Fabio Stellini grandissimo tifoso viola e braccio operativo a Firenze, Valter Tanturli (presidente dell'A.T.F.) persona squisita e immenso tifoso viola, Marilena la mitica “Stregaviola”, Nicola tifoso violissimo “doc” pur essendo di Eboli, Adelmo, il Picci e tutti gli altri che ci accompagnano in questa splendida avventura.
Grazie a tutti e sempre forza Fiorentina.
Intanto la Fiore dopo 21 anni di digiuno tornava finalmente al trionfo e che trionfi....Coppa Italia e Supercoppa in tre mesi con altrettanti caroselli strombazzanti e pieni di bandiere viola per le vie di Forlì....Ricordo la cena per festeggiare la Coppa Italia con la torta portata dal presidente inneggiante alla vittoria....
La voglia di costruire qualcosa di importante a Forlì intanto cresceva, il club infatti vivacchiava, Franco e Roberto avevano necessità di un aiuto forte e di persone “vogliose di fare”. L'incontro con Gabriele Leoni ha sicuramente acceso la scintilla. Venivamo dalla fine della gloriosa A.C.Fiorentina per mano di una persona che non voglio neanche più nominare, si rischiava di scomparire oltre che come squadra anche come club. Ma il cuore viola batte forte, anzi fortissimo! Conobbi Gabriele alla Confartigianato di Forlì....e mi ricordai subito di quel tifoso sfegatato viola che vedevo ogni tanto come cliente in banca, indossava sempre con orgoglio qualcosa di viola e della Fiorentina....un tifoso viola doc insomma. La prima uscita assieme fu la partita Forlì Fiorentina giocata a Cesena, una delle tante viste assieme in quell'annata maledetta della C2 a cui fummo costretti dai "poteri forti" del calcio, ma sicuramente da ricordare per le tante partite e scampagnate gastronomiche fatte in compagnie degli amici di Firenze che di volta in volta seguivano la Fiore in terra di Romagna. L'intesa nacque spontanea, le partite e le emozioni si susseguivano incessanti, Rimini per il trionfo che ci avrebbe portato in C1, Firenze con il Grosseto, San Marino ed altre ancora e piano piano programmammo assieme alla Lidia di trasferire il club a Forlì. Il resto è storia di oggi....da 32 soci siamo passati ad oltre 200, abbiamo una splendida sede, una splendida associazione di riferimento (A.T.F.), tanta, tantissima voglia e fede viola... Vorrei concludere ringraziando tutti, in particolare Gabriele Leoni e Lidia Contratti perchè senza di loro tutto questo non sarebbe diventato realtà, Giovanni (Vanni) il marito di Lidia che pur non essendo tifoso di calcio ci asseconda, ci aiuta, “ci sopporta”, mio padre Bruno, colui che per primo mi ha trasmesso la passione vera per la viola e per Firenze, Luciano “il maresciallo” grande grandissimo, Donato, Franco e Roberto che hanno traghettato e guidato il club in momenti difficili, la Livia Paolo e Gabriele di Imola, Fabio Stellini grandissimo tifoso viola e braccio operativo a Firenze, Valter Tanturli (presidente dell'A.T.F.) persona squisita e immenso tifoso viola, Marilena la mitica “Stregaviola”, Nicola tifoso violissimo “doc” pur essendo di Eboli, Adelmo, il Picci e tutti gli altri che ci accompagnano in questa splendida avventura.
Grazie a tutti e sempre forza Fiorentina.
Fabrizio Sali
Economo
Striscione viola
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